Beata Maddalena Caterina Morano
26 marzo
Chieri, Torino, 15 novembre 1847 – Catania, 26 marzo 1908
Nata a Chieri, nel Torinese, il 15 novembre 1847, è la sesta di otto figli. Il padre muore nel 1855 quando già cinque dei suoi figli erano morti. Maddalena, a soli otto anni, inizia a lavorare con il telaio e a dieci sente il desiderio di fare la maestra. Il suo sogno si avvera dopo cinque anni. Il parroco di Buttigliera d’Asti apre una scuola materna e Maddalena, non ancora quindicenne, è assunta come maestra. Nel 1877 Maddalena confessa alla madre il suo desiderio di farsi suora, ma avendo compiuto trent’anni, è respinta sia dalle Figlie della Carità sia dalle Domenicane. L’anno successivo don Bosco l’accetta nella sua Congregazione e il 4 settembre 1879 emette la professione religiosa nelle Figlie di Maria Ausiliatrice. Ricopre subito incarichi di responsabilità poi viene trasferita in Sicilia: in 26 anni fonda 19 case, 12 oratori, 6 scuole, 5 asili, 4 convitti, 3 scuole di religione. Muore il 26 marzo 1908. È stata beatificata il 5 novembre 1994. (Avv.)
Martirologio Romano: A Catania, beata Maddalena Caterina Morano, vergine dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che si dedicò all’istruzione catechistica, percorrendo in lungo e in largo senza sosta tutta la regione.
Nella grande fioritura di sacerdoti e suore che coronarono sin dai primi tempi la fondazione salesiana di S. Giovanni Bosco, vi fu contemporanea del santo, Maddalena Morano delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Nacque a Chieri (Torino) il 15 novembre 1847 da modesta famiglia, anche se discendente da nobile casato.
Trasferitasi con la famiglia a Buttigliera d’Asti a otto anni rimase orfana del padre, si mise a lavorare in casa come tessitrice, forse uno dei pochi mestieri a cui potevano dedicarsi le ragazze di allora.
Un parente sacerdote l’avviò allo studio dandole le prime lezioni di grammatica italiana, quando raggiunse i 14 anni, il parroco locale le diede l’incarico di curare l’asilo nonostante la sua giovane età, continuando negli studi prese il diploma magistrale per insegnare nelle scuole elementari.
Intanto in quella provincia andava ad affermarsi la nuova istituzione salesiana fondata dal dinamico sacerdote Giovanni Bosco, Maddalena che sentiva in sé la vocazione alla vita religiosa, gli chiese consiglio, ma don Bosco la dissuase dal diventare suora di clausura e la indirizzò al suo collaboratore don Giovanni Cagliero il quale la invitò ad entrare nelle Figlie di Maria Ausiliatrice, avendo aderito e fatto il noviziato, il 4 settembre 1879, a 32 anni, emise la professione religiosa.
Per la sua istruzione e abilità educativa emerse subito fra le consorelle, per cui ebbe vari incarichi di responsabilità e poi fu inviata in Sicilia come direttrice ad Alì Marina (Messina) e poi come ispettrice dell’Ispettoria di S. Giuseppe.
La sua attività divenne prodigiosa e sorprendente, in 26 anni fondò 19 case, 12 oratori, 6 scuole, 5 asili, 11 laboratori, 4 convitti, 3 scuole di religione, suscitando l’ammirazione di tutti, autorità e gerarchie ecclesiastiche comprese; di lei si diceva: “È una gran donna, è una donna straordinaria”.
Suor Morano aveva una ininterrotta unione con Dio, un desiderio di santità e una volontà d’azione salesiana immensa. Morì ad Alì Marina il 26 marzo 1908 a 61 anni.
Apostola salesiana della Sicilia è stata beatificata a Catania il 5 novembre 1994 da papa Giovanni Paolo II.
Nel Martirologio Romano la memoria è il 26 marzo. A livello locale e nella sua Congregazione è celebrata il 15 novembre.