Sant’ Andrea in Crisi (o il Calibita) Monaco
20 ottobre
+ 767
Monaco cretese incarcerato e ucciso dalla furia degli iconoclasti.
Martirologio Romano: A Costantinopoli, sant’Andrea, detto in Crisi o Calibita, monaco e martire, che, nato nell’isola di Creta, più volte fustigato sotto l’imperatore Costantino Copronimo per il culto delle sacre immagini e sottoposto a tortura, morì precipitato tra le immondizie dalle mura della città.
Nacque a Creta nel sec. VIII e sin dalla gioventù praticò una vita ascetica tanto dura da meritarsi l’appellativo di «colui che vive in un tugurio», con cui talvolta è distinto dall’omonimo Andrea di Gortina, morto verso il 740. È dubbio se Andrea fu stilita in Creta, ma è certo che fu monaco o anacoreta. Al tempo della persecuzione dell’imperatore iconoclasta Costantino V Copronimo, Andrea, recatosi nel 767 a Costantinopoli, entrò nel palazzo di San Mamante, dove Costantino giudicava i cultori delle immagini, e apostrofò arditamente l’imperatore con queste parole: «Tu dici, o imperatore, che noi adoriamo idoli; ma noi adoriamo e veneriamo queste icone perché fatte a immagine e somiglianza di Dio, che per noi si è fatto uomo». Costantino, non essendo riuscito a competere con Andrea sulla dottrina, ordinò che il monaco fosse rinchiuso in carcere, dopo averlo fatto crudelmente flagellare. L’indomani Andrea fu condotto dinnanzi all’imperatore e, non piegandosi né a blandizie, né a minacce, venne abbandonato alla furia della plebaglia. Battuto a sangue per le vie di Costantinopoli, Andrea fu trascinato nel Forum Bovis (piazza che prendeva il nome da un camino bronzeo in forma di bue, in cui, secondo la tradizione, fu arso vivo il martire Antipa) e qui fu linciato, dopo che un pescatore gli aveva troncato il piede destro. Questo avvenne il 20 ottobre 767 e il corpo di Andrea fu gettato in una fossa comune nel cimitero chiamato «Pelagio» in turpe compagnia di pagani e assassini. Nottetempo però alcuni fedeli trafugarono la salma di Andrea, riconoscendola miracolosamente tra tante altre, e le diedero decorosa sepoltura in un luogo detto “Krisis”, donde l’appellativo «in Crisi», e là sorse ben presto un monastero a lui dedicato.
Non sappiamo che fine abbiano fatto le reliquie di Andrea, dopo che i turchi conquistarono Costantinopoli (1453). La Chiesa latina festeggia Andrea il 17 ottobre, mentre nella Chiesa greca Andrea è celebrato il 17, 19 e 20 ottobre da solo e il 28 novembre assieme a santo Stefano junior, che è il più famoso martire della persecuzione di Costantino V. Di Andrea possediamo due Vitae, pubblicate entrambe negli Acta Sanctorum; l’una, anonima, fu scritta poco dopo la morte di Andrea, lungi da Costantinopoli, e, nella sua semplicità, è da considerarsi molto attendibile, mentre l’altra, opera di Simeone Metafraste, è meno accettabile per le amplificazioni leggendarie che l’autore, come è suo costume, spesso si concede.