San Fiorenzo Monaco
23 maggio
S. Gregorio Magno ne narra la vita nei Dialoghi. Di Eutizio si ha pure una leggenda di origine tardiva, in cui gli si attribuiscono le vicende raccontate da s. Gregorio e quanto si trova negli Atti favolosi di un altro Eutizio.
Dopo aver condotto assieme a Fiorenzo vita solitaria in Nursina provincia, Eutizio fu eletto abate di un monastero in Val Castoriana, celebre nel Medio Evo, che resse per molti anni e che da lui prese il nome, pur non essendone stato egli il fondatore. Il Rivera ritiene, seguendo altri, che la venuta di Eutizio in Val Castoriana e la costruzione del monastero, risalgano ai primi tempi dell’invasione ostrogota, cioè dopo il 487.
Quando Eutizio divenne abate, Fiorenzo rimase solo e, soffrendone, pregò il Signore di mandargli un compagno. Appena uscito dall’oratorio trovò un orso, al quale diede l’incarico di portargli al pascolo quattro o cinque capre, lavoro che l’animale compiva con cura. Ma quattro monaci di Eutizio, invidiosi dei miracoli di Fiorenzo, uccisero l’orso, causandogli vivo dolore. Eutizio si recò a consolarlo, ma Fiorenzo, inconsolabile, chiese al Signore una severa punizione dei colpevoli. Questi, colpiti da misteriosa malattia, miseramente morirono.
Alla morte di Eutizio, Fiorenzo si portò probabilmente a Foligno, dove morì verso il 540, e dove è commemorato il 1° giugno. A Norcia la sua festa è il 27 giugno. Il Martirologio di Farfa, del sec. XI, al 23 maggio ricorda ” Natale s. Euticii confessoris “. Ambedue sono iscritti nel Martirologio Romano al 23 maggio, mentre Pietro De Natalibus, recenti martirologi e i primi revisori del Romano, ne avevano fissato erroneamente l’anniversario al 20 dicembre.