Beata Anna di San Bartolomeo Carmelitana Scalza
7 giugno
Almendral, Spagna, 10 ottobre 1549 – Anversa, Belgio, 7 giugno 1626
Anna di san Bartolomeo (Garcia) nacque ad Almendral (Avila, in Spagna) nel 1549. Di famiglia umile, visse la sua adolescenza lavorando i campi. A 21 anni, nel 1570, entrò nel monastero delle Carmelitane Scalze di San Giuseppe d’Avila come prima conversa all’interno della riforma dell’ordine promossa dalla celebre conterranea Teresa. Anna ne divenne l’assistente e grazie a lei imparò a scrivere. Fu vicina alla santa fino alla morte di questa (il 4 ottobre 1582), che spirò tra le sue braccia. Proseguì la sua vita conventuale ad Avila, a Madrid e ad Ocana. Nel 1604 si trasferì in Francia ed iniziò la riforma dell’Ordine, diventando priora di Pontoise e Tours. Nel 1611 andò a Parigi ma si trasferì subito in Fiandra e in Belgio, prima a Mons e poi ad Anversa dove fondò un monastero. Qui morì nel 1626. È stata beatificata da Benedetto XV il 6 maggio 1917. (Avvenire)
Martirologio Romano: Ad Anversa nel Brabante, nel territorio dell’odierno Belgio, beata Anna di San Bartolomeo, vergine dell’Ordine delle Carmelitane Scalze, che, discepola e scrivana di santa Teresa di Gesù e ricca di doni mistici, diffuse l’Ordine in Francia e lo rinnovò con passione.
Anna Garcia nacque ad Almendral (Avila) il 10 ottobre 1549, visse la sua adolescenza nel lavoro dei campi, ma già allora venne gratificata da grandi grazie di ordine mistico.
A 21 anni nel 1570, entrava fra le Carmelitane Scalze del primo monastero di S. Giuseppe d’Avila, divenendo la prima conversa della Riforma, voluta da s. Teresa d’Avila.
La grande riformatrice del Carmelo, l’ammise alla professione il 15 agosto 1572, diventando presto l’assistente e la sua compagna di viaggio; per ordine di s. Teresa imparò quasi prodigiosamente a scrivere.
Ebbe la consolazione di assistere fino all’ultimo santa Teresa, che volle morire tra le sue braccia, il 4 ottobre 1582 ad Alba de Tormes; proseguì la sua vita conventuale ad Avila, a Madrid (1591), a Ocana (1595), nel 1604 passò in Francia con Anna di Gesù ed altre quattro carmelitane, per iniziare anche lì la riforma dell’Ordine; in Francia fu eletta poi priora di Pontoise (1605) e di Tours (1608).
Nel 1611 tornò a Parigi, ottenne di passare in Fiandra per porsi sotto la direzione dei Carmelitani Scalzi; dopo una sosta di un anno a Mons nel Belgio, nel 1612 partì per fondare un monastero ad Anversa, dove poi risiedette gli ultimi quattordici anni della sua vita, circondata dalla stima degli arciduchi e del popolo di Anversa, che le sue preghiere liberarono dalla sicura occupazione degli eretici.
Morì nella grande città belga, il 7 giugno 1626, dopo la sua morte si verificarono numerosi miracoli; il suo corpo è conservato nel monastero anversano. La vita di Anna di s. Bartolomeo fu tutta incentrata sulla volontà di Dio, accettata con volontà generosa; raggiunse le più alte vette dell’unione con la SS. Trinità nella trasformazione di amore.
Di tale spiritualità ha lasciato lei stessa le tracce nell’”Autobiografia”, scritta per obbedienza, ha lasciato anche alcuni opuscoli spirituali-formativi, per le novizie carmelitane.
Venne beatificata il 6 maggio 1917, da papa Benedetto XV. La sua celebrazione religiosa è al 7 giugno.