Vestizione
Un’espressione del viso serena del nostro caro defunto
Col termine vestizione s’intendono tutti i trattamenti d’igenizzazione e pulizia, toilette mortuaria e tanato-estetica esercitati sulla persona che è appena deceduta. Nella tradizione questo era l’ultimo atto di pietà ed era compiuto direttamente dai famigliari intimi.
Ora lo stesso compito è attuato con la medesima dedizione dai nostri operatori specificatamente formati. Gli abiti per la ricomposizione sono accuratamente scelti dai famigliari, tra quelli più consueti ma anche tra i più eleganti oppure legati ad un particolare ricordo di vita. Più raramente sono disposti nuovi abiti. È questo uno dei momenti più delicati che riguardano l’intero servizio; quello al quale è dedicata la maggior cura, perché interessa i primi momenti del distacco.
L’importanza di riuscire a restituire ai famigliari, nella serenità di tratti e fattezze, la persona che a volte dopo una lunga e travagliata degenza oppure dopo un improvviso incidente è mancata, ne agevola il ricordo associato alla serenità dei momenti trascorsi. Per la vestizione della salma, spesso la famiglia dà indicazioni di particolari desideri espressi in vita o suoi accessori d’abbigliamento, ai quali la persona era molto legata e che ne distinguevano la figura. Sara la titolare delle Pompe Funebri L’altro Cielo si sente proprio la responsabilità di intervenire, nel modo più delicato possibile con un trattamento di tanato-prassi, per ridonare dignità a quel corpo e un’espressione del viso serena, come se il defunto “dormisse profondamente”. L’intento è quindi cercare di lasciare, nei famigliari presenti alle celle mortuarie, un senso di pace. Se la famiglia lo ritiene necessario potrà portare a Sara anche i cosmetici / trucchi personali della signora deceduta. La titolare di Onoranze Funebri L’Altro Cielo si preoccupa di sistemare anche la capigliatura del defunto (uomo/donna).
Una corretta preparazione implica anche la predisposizione, secondo normativa e soprattutto nei mesi estivi per un’adeguata conservazione, d’apparati refrigeranti da apporre sotto la salma durante il periodo di veglia fino al momento della cerimonia. La veglia è lo spazio temporale che intercorrente dal momento del decesso al completamento del rito. Può protrarsi da poche ore ad alcuni giorni durante i quali il cofano contenente il corpo è esposto – in una stanza dell’abitazione adeguatamente allestita o in sale adibite presso le strutture sanitarie denominate camere ardenti – per consentire, anche con preghiere, l’ultimo tributo da parte di familiari, parenti e quanti in vita hanno conosciuto ed amato la persona scomparsa, consentendone la reciproca consolazione.